La storia di Modica è passata da lì. Ma da oggi non ci si vedrà più alla latteria

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Da oggi non ci si vede più alla latteria

Ogni modicano che si rispetti ha pronunciato almeno una volta nella sua vita la frase: “Ci vediamo alla Latteria”.

Perché la Latteria, dal 1932, quando Don Neli, capostipite della famiglia Rizza, la aprì nel cuore della città di Modica, lungo il Corso Umberto, e poi anche dopo, con i figli Peppino e Carmelo, ha rappresentato un luogo simbolo per la città.

Il nome deriva dal fatto che Don Neli per diversi anni, ogni giorno allo spuntar del sole, si recava nelle campagne modicane per rifornirsi del latte appena munto; poi, tornato alla propria latteria, lo imbottigliava e lo rivendeva. Poi la Latteria cambiò gestione, ma anche sotto la guida della famiglia Ciacera restò sempre il punto di incontro dei modicani.

Adesso però qualcosa cambierà. Gli attuali proprietari hanno infatti deciso di vendere e anche se i nuovi titolari decideranno di lasciare le cose come stanno, non sarà comunque più la stessa cosa.

E’ la dimostrazione che è cambiato il modo di socializzare, che è cambiato anche il modo di fare politica. Attorno ai tavoli di quello che era molto più di un bar, infatti, politici di un tempo hanno scritto buona parte della storia della città della contea, e se i muri potessero parlare svelerebbero molti dei segreti che si sono confessati tra un caffè e una granita.

Da oggi quindi si chiude un’era ed inizia un’altra storia, e ciò assume un significato particolare per Modica e per i modicani perché è segno dei tempi che inesorabilmente cambiano e che nel farlo si lasciano alla spalle l’identità e la memoria di una città.latteria modica1