Basket, la ‘Domenico Savio’ festeggia 30 anni di attività

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Trent’anni! Tanto è passato da quando, nel lontano 1987, è stato costituito il Centro Olimpia Domenico Savio, l’associazione sportiva dilettantistica nella quale, in questi lunghi anni, sono cresciuti centinaia di ragazzi con la passione per la palla a spicchi.

In questi anni la Savio si è sempre caratterizzata per uno stile unico, figlio delle origini salesiane, che ha identificato nel basket un mezzo per puntare alla crescita dei ragazzi a 360°, coniugando l’aspetto tecnico e sportivo a quello umano ed educativo. Poca pressione sui risultati (soprattutto a livello giovanile!), perseguendo sempre la vittoria, ma non “a tutti i costi”, se ciò significa sacrificare il coinvolgimento di tutti i componenti della squadra o l’utilizzo di scorciatoie (morali e tattiche), che poco collimano con la crescita dei ragazzi.

Altra peculiarità è senz’altro rappresentata dal modello organizzativo della Savio, da sempre gestita in maniera volontaria e gratuita da chi, nel corso di questi anni, si è succeduto alla guida della società, spinto solo dall’entusiasmo e la passione. Ciò ha creato un circolo virtuoso che ha fatto si che chi per primo, negli anni ‘90, si è rimboccato le maniche per gestire la società e allenare i ragazzi, oggi affidi i propri figli alle cure di quegli stessi ragazzi da loro allenati anni or sono.

L’elemento di continuità di questi anni è senz’altro rappresentato dalla prima squadra che, a fronte delle tante società che in questi anni sono purtroppo scomparse, rappresenta da tempo un punto fermo ad ogni avvio di stagione. I limiti alla crescita sono stati, negli ultimi anni, più economici e che tecnici, considerato che negli ultimi 6/7 anni questa squadra ha sempre raggiunto i playoff del campionato a cui ha partecipato (Prima Divisione, Promozione, Serie D), rinunciando più volte alle promozioni ottenute sul campo per vincoli finanziari.

Ma il vero “core business” della Savio, il focus di tutte le attenzioni e dell’impegno, è rappresentato dal Settore Giovanile. In tal senso, il primo e più importante obiettivo è stato quello di beneficiare della collaborazione di alcuni tra i più bravi istruttori in circolazione (Antonio Brugaletta, Valentina Guastella, Rita La Rosa), tecnici di livello e veri educatori. Grazie al loro impegno quotidiano, il Settore Giovanile della Savio prosegue il suo percorso di progressiva crescita sotto il profilo qualitativo e quantitativo, rappresentando un punto di riferimento a livello locale.

Ieri l’evento è stato festeggiato con una serie di partite per i bambini, ragazzi del settore giovanile e successivamente con i giocatori della prima squadra in formazioni miste con le “vecchie glorie”. Il tutto voluto fortemente dalla dirigenza con in testa gli infaticabili Antonio Occhipinti e Francesco Buscema. Al termine delle partite, secondo lo stile salesiano come una grande famiglia,  tutti, tra  genitori, ragazzi, giocatori, mogli, fidanzate,  figli, raccolti nel campetto di basket dell’oratorio. Si sono avvicendati per i rispettivi saluti Don Salvatore Frasca (già presidente della società), Don Edoardo Cutuli (direttore dell’Istituto Salesiano), Don Rocco Tasca responsabile del Centro Giovanile Salesiano e il presidente Enzo Campo (attuale presidente della Savio) che ha voluto evidenziare la crescita della società nel corso di questi anni a beneficio soprattutto dei giovani al fine di centrare quell’obbiettivo lasciato da Don Bosco che voleva fare dei ragazzi “dei buoni cristiani e onesti cittadini”.

Poi la festa è proseguita con l’immancabile taglio della torta.