Amministrative, intervista a Giorgio Massari: “Nessun passo indietro. Proseguiremo con passi avanti”

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Nessun passo indietro né particolare attenzione al cronoprogramma fissato dal Pd per le primarie di coalizione. È chiaro Giorgio Massari, il candidato sindaco di Ragusa Prossima ed uno degli interlocutori per un confronto aperto nel centro sinistra ibleo. Dopo l’appello all’unità ed al confronto lanciato dall’ex sindaco Tonino Solarino, pare che il Pd potrebbe pensare ad un rinvio del cronoprogramma che poneva come prima scadenza quella del 12 gennaio. Taglia corto Massari: “Del possibile rinvio delle primarie non so nulla né mi interessa la questione in particolare”.
Il consigliere comunale ha spiegato: “Ho apprezzato l’intervento di Tonino Solarino perché legato a temi più ampi, che riguardano il confronto democratico sul prossimo Governo della città. Non credo invece che sia interessante parlare di strategie per la composizione di ipotetiche coalizioni. Il percorso che come Ragusa Prossima stiamo portando avanti parte proprio dalle tesi opposte. Dalla scorsa estate ci stiamo impegnando a promuovere l’idea di città che vorremmo, basata su proposte concrete, su progetti condivisi con la comunità che sta pian piano tornando ad appassionarsi di politica nel senso più alto del termine. Sulla base di idee e suggestioni per il futuro di Ragusa vogliamo intensificare il confronto partendo dalle liste civiche e dai movimenti, quelli autentici, attivi nel territorio e non creati ad hoc da un singolo politico o da un gruppo per inventarsi una nuova identità. Si parla tanto di coalizioni e candidature quando invece la prima lista da coinvolgere è quella composta dal 50 percento degli elettori ragusani che hanno deciso di non andare a votare negli ultimi confronti elettorali”. 
Nessun cambio di marcia quindi per Giorgio Massari che continua a puntare sul dialogo sempre come candidato sindaco. “A breve ufficializzeremo diverse adesioni al progetto di Ragusa Prossima, dopo Ragusa Benecomune altre forze civiche, di quelle ‘non fatte in casa’, esprimeranno vicinanza ai contenuti programmatici che andiamo arricchendo mese dopo mese. Parliamo di una Ragusa delle opportunità e non delle divisioni, di una città aperta al confronto e non solo per pochi, di un luogo che offre la possibilità a giovani e meno giovani di poter crescere in diverse direzioni”. 
Nessun passo indietro quindi, magari in contemporanea a quello di Calabrese per consentire all’ipotetica coalizione di centrosinistra di superare la situazione di stallo. “Quella del cosiddetto ‘passo indietro’ è una strategia ascrivibile ad una cultura politica arcaica, vecchia che non ci interessa – ha commentato Giorgio Massari. Noi proseguiremo solo con passi avanti, attraverso momenti di sintesi e mediazioni. Potrebbe essere una concezione nuova, ma credo che di dietrofront in questa città se ne siano visti troppi negli anni passati. È necessario fare quindi passi avanti, verso sintesi più alte non legando il discorso esclusivamente a problemi di leadership. Non ci sono altri strumenti validi e credibili a mio parere”.
Passi avanti legati anche agli appuntamenti aperti alla città. Dopo il teatro dei Salesiani, gremito per il confronto su temi urbanistici, Ragusa Prossima ritorna il prossimo 26 gennaio alla Camera di Commercio per un confronto sul progetto di sviluppo economico della comunità iblea. “Come sempre esporremo diverse ipotesi  per una Ragusa che progredisce attraverso la qualità in tutte le sue forme. Le nostre idee progettuali verranno dibattute grazie all’ausilio di tre professori universitari nonché l’intervento dei rappresentanti delle categorie produttive locali”.
L’uscita di Tonino Solarino cambia qualcosa nello scacchiere politico locale? “Non credo. La giudico come l’intervento di una persona che segue la politica e che spinge al dialogo. Un aiuto da parte degli uomini di buona volontà che mettono a fuoco l’importanza dell’unità politica a servizio della città. Per noi di Ragusa Prossima non cambia nulla, da quando abbiamo formalizzato l’avvio di un percorso per il futuro governo cittadino abbiamo sempre puntato sull’importanza del confronto, ma quello serio, che parte da un nucleo programmatico di idee. Non aggiunge quindi nulla se non un clima più generale di attenzione”. 
Ed ancora, in questo clima di maggiore attenzione cambierebbe qualcosa se il Partito democratico spostasse la data per le primarie?
“Una scelta interna, noi ci confrontiamo coi partiti e le forze politiche su un programma per poi cercare una sintesi funzionale ad un suo arricchimento”.
A proposito del Pd, proviene da quel partito ma nel corso degli ultimi anni ha maturato l’esigenza di uscirne. Nel futuro cosa ci sarà, un possibile un ritorno?
“Il futuro è nelle mani di Dio – ha replicato Giorgio Massari-. Io sono fuori perché tecnicamente non ho rinnovato a tempo debito la tessera nel corso del periodo di tesseramento. Faccio parte del gruppo consiliare del Pd perché cinque anni fa sono stato eletto sotto quel simbolo e non sto violando nessuno statuto. Se questo crea problemi, non ci sarà difficoltà a risolvere. Nessuna rottura – ha sottolineato Massari – la scelta di non rinnovare la tessera è conseguenza del mutamento interno del Pd che, nato come partito di confronto democratico tra diverse esperienze culturali di sinistra, cattoliche e socialiste, sembrava diventato un luogo privo di dialettica positiva. La riflessione va inserita principalmente in un contesto generale, la conduzione Pd con la segretaria Renzi non mi ha particolarmente coinvolto, il mutamento genetico ha ridotto a zero le condizioni per fare anche minoranza interna”.
La decisione locale del partito di cambiare il capogruppo a Palazzo dell’Aquila da Massari a D’Asta non è stata che uno dei tanti episodi “secondari”: così l’ha definita il candidato sindaco per Ragusa Prossima.