L’estate modicana e lo staff di Abbate? “Questioni delicate”, dice l’assessore

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“Questioni delicate, su cui faremo il massimo approfondimento e risponderemo opportunamente al Collegio dei Revisori dei conti”.
L’assessore al Bilancio Enzo Giannone rassicura sul fatto di non sottovalutare per nulla i rilievi che l’organo di controllo ha fatto, con due note dello scorso 7 agosto, rispetto agli incarichi onerosi per lo staff del sindaco e alla spesa deliberata dalla Giunta per l’estate modicana.

Nel primo caso, quello degli incarichi affidati dal sindaco al suo portavoce Veronica Puglisi e all’esperto per il marketing Daniele Cilia, si tratta di impegni di spesa assunti con le rispettive determine sindacali.
“Ma” commenta Giannone: “si tratta certamente di una situazione che richiede grande attenzione e rispetto alla quale bisogna verificare i rilievi sollevati dai Revisori, che bene fanno sempre a evidenziare i punti all’interno del bilancio o delle scelte finanziarie che possono presentare delle criticità”.
Al riguardo il Collegio ha sollevato più di una perplessità, a cominciare dal fatto che, secondo la legge, “gli uffici posti alle dipendenze del sindaco possono essere costituiti da dipendenti dell’ente, ovvero da collaboratori assunti con contratti a tempo determinato, salvo che per gli enti dissestati o strutturalmente deficitari“.
Ed è quest’ultimo proprio il caso del Comune di Modica.

Lo stesso principio vale per quanto riguarda la delibera con cui sono stati stanziati 231 mila euro per l’estate modicana: in questo caso i Revisori hanno ricordato che “agli enti locali che presentino, nell’ultimo rendiconto, disavanzo di amministrazione, è fatto divieto di assumere impegni e pagare spese per servizi non espressamente previsti per legge“.
“Ma a tal proposito, bisogna dire”, commenta l’assessore Giannone: “che il consuntivo del 2013 si è chiuso con un avanzo di gestione corrente di oltre 7 milioni di euro, seppur sia vero che questo avanzo è andato a coprire una quota di disavanzo di amministrazione complessivo. Ma in anni precedenti queste spese si sono sempre fatte: diversamente vorrebbe dire non amministrare, limitandosi alla gestione dell’ordinario”.

Su entrambe le questioni erano state presentate distinte interrogazioni da parte dei consiglieri comunali Vito D’Antona e Ivana Castello, che erano state inviate per conoscenza anche al Collegio dei revisori: alla ripresa dell’attività, la questione dovrebbe essere discussa nell’aula del Consiglio comunale.

[Fonte: La Sicilia]