L’autoironia di Modica sul ponte Guerrieri. E il dibattito social su Abbate

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Checché ne dica qualcuno, c’è di buono che i modicani sanno essere un popolo autoironico.
E lo stanno dimostrando in queste ore, scatenando sul web, e in particolar modo sui social network, la loro fantasia sull’argomento centrale dell’agenda cittadina: il ponte Guerrieri (già preso di mira all’inizio dell’estate, quando ne venne annunciata la chiusura per lavori di manutenzione e in città cominciava l’incubo della viabilità alternativa).

Da quando il sindaco ha annunciato di voler organizzare una cerimonia per la riapertura del ponte, fissata per lunedì 22 settembre alle ore 17.00, alle molte polemiche sulla discutibile “paternità” che il sindaco può accampare su quest’opera, si è affiancata la satira, con una serie di fotomontaggi satirici che si è autoalimentata grazie alla goliardia contagiosa che si è diffusa su gruppi come “I modicani su Facebook”, “Sei di modica se”, “Lo dico al sindaco”: dalle luminarie tanto care ad Abbate, a possibili attrazioni come il bungee jumping e l’immancabile sfilata in abiti d’epoca, dall’ipotesi di organizzare un comitato di benvenuto per le autorità alla locandina promozionale delle “gomme di Modica”, cugine delle più famose Brooklyn dedicate all’omonimo ponte, sulle sorprese che riserverà questa cerimonia si sono fatte tutte le ipotesi.

Ma, anche a seguito della dura lettera aperta rivolta ad Abbate dai suoi tre predecessori Carmelo Ruta, Piero Torchi e Antonello Buscema, i commenti dei cittadini si sono fatti più seri sul web e anche fuori dal web.
“Non capiamo”, dichiara Giorgio Moncada, peraltro esponente di diverse associazioni di commercianti: “quanto senso abbia questa querelle fra i quattro sindaci. Il ponte doveva essere adeguato ed i lavori dovevano durare un tempo necessario. Il piano del traffico annunciato è miseramente naufragato. Alla fine il sindaco di turno è costretto a rendere meraviglioso tutto ciò che è pura normalità e i vecchi sindaci sono costretti a rendere normale tutto ciò è meraviglioso”.

Odio i piagnistei ma purtroppo è deprimente” commenta l’avvocato Mario Caruso, “il succedersi degli eventi connessi con la chiusura del ponte. Ecco il consuntivo:il piano del traffico stravolto e in pochi passaggi cancellato per venire incontro all’insana abitudine modicane della passeggiata al corso; l’ottusità diffusa dei tanti che avversano la realizzazione di un’isola pedonale, tra cui tanti commercianti miopi che non capiscono che nessuna città votata al turismo è priva di un’isola pedonale; l’inerzia di un’amministrazione incapace di assumere provvedimenti necessari anche se impopolari; la continua ricerca del consenso, come se si fosse eternamente in campagna elettorale, anche a costo di fare carte false (vedi i meriti che assurdamente si è attribuito il sindaco per l’anticipata realizzazione dei lavori di manutenzione del ponte”.
“La chiusura del ponte” dichiara Maurizio Pisana, un residente di Modica Bassa – poteva essere l’occasione per rilanciare in tutta la provincia l’uso dei mezzi pubblici. I sensi unici a Modica avrebbero potuto creare delle corsie preferenziali per i bus navetta. Invece i sindaci litigano per questioni di campanile e dopo qualche settimana di un piano del traffico definito perfetto l’amministrazione ha ceduto ai ricatti dei commercianti che non riescono a guardare oltre il proprio naso. Il sindaco, il giorno 22 avrebbe potuto inaugurare un nuovo salotto in città, invece festeggia per un’opera di manutenzione di cui non ha avuto nessun merito”.

Nella grande piazza dei social network invece, se è vero che il commento dei tre “ex” è stato largamente condiviso perché “è insopportabile – come scrive Raffaele Fiore su Facebook – che il sindaco si voglia prendere un merito che non ha” e porta alcuni ad invitare Abbate al buon senso – “Se ben tre sindaci si spogliano di qualsiasi colore politico e decidono di allearsi contro le panzane del sindaco attuale, un motivo ci sarà; riveda le sue priorità, dato che il suo mandato è ancora lungo”, scrive Mario Cappello: è altrettanto vero che altri fanno il commento opposto: “Intanto il ponte è stato sistemato” scrive Marco Spadaro: “e riaprirà nei tempi giusti. Il lavoro che fa il nostro caro sindaco Abbate sta piacendo a tutti, ma lasciatelo lavorare”.
E ancora: “Quei tre signori” scrive Emanuele Rendo “quando erano in carica cosa hanno fatto? Con questo commento non difendo il sindaco attuale, trovo solo assurdo che loro si uniscano solo per criticarlo”.
“E dobbiamo anche ricordare – scrive Carmelo Modica – la esibizione di tutti i notabili politici per inaugurare il viadotto che giustamente venne denominato Nino Avola, per ricordare ai posteri cosa è la mediocrità politica e la faccia di bronzo necessaria per gloriarsi di avere impiegato circa 20 anni per realizzarlo. Quindi quale è lo scandalo e quale la novità: Abbate è come i suoi predecessori”.