Stasera al Consiglio comunale di Scicli si discute la “questione morale”

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Immagine di repertorio

Si terrà stasera, dalle 19 in poi, la seduta del Consiglio comunale che avrà all’ordine del giorno “La questione morale al Comune di Scicli”. Il presidente Vincenzo Bramanti l’ha convocata dando seguito (ai sensi del regolamento) alla richiesta di un quinto dei consiglieri: quattro su venti, quindi, e in particolare Maurizio Miceli di Liberi e Concreti, Giovanni Massimo Ciavorella e Giuseppe Puglisi di Territorio, Mario Marino dell’Udc.
Il sindaco Franco Susino dice di avvicinarsi a questo appuntamento con la massima serenità: “Io ho già fatto – spiega – le mie dichiarazioni sulla questione della legalità in tutte le sedi possibili e il mio atteggiamento resta sempre lo stesso. Sono tranquillo perché abbiamo sempre affrontato la problematica con la massima chiarezza nei confronti della città: i cittadini sanno che mi sono rimesso in toto nelle mani della magistratura, di cui attendo le decisioni. E soprattutto – aggiunge Susino – sono tranquillo perché al momento siamo fortemente impegnati ad assumere tutte le scelte e ad approvare tutti gli atti che servono al Comune a uscire da queste secche. Ci sono consiglieri che stanno lavorando veramente e con buona volontà al mio fianco: lo stiamo facendo nell’interesse del Comune di Scicli e della collettività. Ho l’onore e il piacere di lavorare quotidianamente con persone affidabili e degne di grande considerazione con la variante, non trascurabile, che il lavoro è fatto non per salvare l’amministrazione a tutti i costi ma il comune dal disastro finanziario del dissesto. Le soluzioni ai problemi in atto – dichiara ancora Susino – che hanno avuto un percorso difficile e ricco di insidie, mi hanno offerto motivazioni e una passione per me sinora desuete”.

Intanto, la città fuori dal Palazzo è invasa dai rifiuti: ieri e oggi gli operatori ecologici della ditta Ecoseib hanno mantenuto la “promessa” di fare sciopero (dopo quello già organizzato lo scorso 1 settembre), dato che non è stato possibile raggiungere alcun accordo tra il Comune, la ditta e la Fp Cgil che rivendica, per i lavori, ben quattro stipendi.