Avete partecipato al Piano Giovani? Dopo il “flop day”, è diventato un rebus

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In attesa che arrivi in Aula, presumibilmente entro la fine del mese, la mozione di sfiducia al Governatore della Regione Siciliana Rosario Crocetta, che è stata proposta da Forza Italia ma potrebbe incontrare consensi trasversali e qualche firma anche dalle fila del Pd, ulteriormente lacerato dopo le “elezioni bis” di Siracusa e la riconferma all’Ars del cuperliano Bruno Marziano, il 15 ottobre arriverà intanto al voto la mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore alla Formazione Nelli Scilabra.

Lo scandalo legato al Piano Giovani e al famigerato “click day” che l’ha investita, peraltro, va aggravandosi di giorno in giorno, tanto più che per l’inizio di ottobre era stata promessa la nuova selezione per questi tanto attesi tirocini retribuiti nelle aziende, ma ora il Dipartimento della Formazione temporeggia e lascia intendere un ritardo a tempo indeterminato.

Prima di lanciarsi in nuove selezioni, infatti, c’è da chiarire di chi sia la responsabilità di ciò che è successo il 5 agosto scorso, quando i candidati non riuscirono ad accedere al sistema informatico, andato in tilt: secondo quanto accertato dai tecnici di Sicilia e-Servizi, sarebbero addirittura migliaia i giovani che non furono messi nelle condizioni di partecipare.

D’altra parte, però, per l’Avvocatura dello Stato, invece, la prova è valida e i vincitori vanno avviati agli stage. Il Dipartimento non si decide a prendere né questa decisione né l’altra, che sarebbe quella di annullare la selezione e rifarla, col timore di finire in entrambe i casi seppellito da una valanga di ricorsi al Tar. E così non solo restano bloccati questi tirocini, ma anche i nuovi, per i quali si dovrebbe eventualmente prevedere di aumentare il numero degli ammessi, ma non si sa con quali soldi, se il Ministero non ne assicurerà di nuovi.

Insomma, un bel rebus: chi inizierà prima un nuovo lavoro? I tirocinanti selezionati o Scilabra e Crocetta, se l’Ars li licenzierà?