A Vittoria (finalmente) verifica chiusa. Nella nuova Giunta esponenti della società civile

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Questa volta la data è stata rispettata: aveva rimandato tutto a dopo le feste il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia. E questa mattina ha reso noto di aver convocato per mercoledì 7 gennaio alle ore 16.30, nella Sala degli Specchi di Palazzo Iacono, la conferenza stampa di presentazione della nuova Giunta municipale.

Si chiude così una parentesi aperta a metà novembre a seguito dell’esplosione del caso Dezio, ma che forse era, in realtà, aperta da oltre un anno. Anche alla fine del 2013, infatti, Nicosia aveva fatto sapere di aver avviato una verifica (prima con UDC e SEL, poi tutta interna al PD), ma alla fine nulla era cambiato perché dal Partito Democratico non erano arrivate indicazioni e non c’era stata alcuna spinta (come il caso Dezio, appunto) a far agitare le acque e mettere l’Amministrazione comunale nelle condizioni di darsi una mossa.

Tornando all’oggi, di nomi, però, neanche a parlarne. Non li aveva voluti fare il sindaco e non li ha voluti fare, questa mattina, nemmeno il segretario cittadino del PD, Francesco Cannizzo. Che, anzi, critica chi si è lanciato in: “totonomi che nulla hanno di veritiero”.
Provando a leggere tra le righe delle sue dichiarazioni sembra, comunque, che della vecchia giunta solo un nome potrebbe essere riconfermato, quello del vicesindaco Filippo Cavallo. Sarebbero, però, diversi i criteri oggettivi da tenere in considerazione, tra cui la volontà di non interrompere il lavoro di quegli assessori che stanno seguendo iter importanti alla Regione.

Tra i nuovi arrivati, inoltre, ci potrebbe essere qualche consigliere comunale mentre, e questo è sicuro, esponenti e rappresentanti della società civile: “Ma è anche, e soprattutto, per tutelare loro, che non sono esponenti del partito, che vogliamo evitare fughe in avanti, anche perché l’ultimo incontro è in programma mercoledì mattina e in quell’occasione tutto può accadere”, ha detto Cannizzo.

Che chiosa: “Vero, è stata una verifica lunga, più di quanto ci si sarebbe aspettato, perché abbiamo dovuto mantenere equilibri molto delicati. A complicare tutto, adesso, c’è pure l’emergenza Emaia da risolvere nell’immediato”.
Il riferimento di Cannizzo è, naturalmente, al default dell’ente fieristico e alla conseguente decisione del Presidente, Giovanni Denaro, di rassegnare le dimissioni.
Un’altra realtà importante della città che rischia di sprofondare nel caos.