Ad Acate sono state denunciate due persone per la truffa delle bollette. Come difendersi?

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Attenti alla truffa delle bollette: sono sempre di più i casi di gente che si ritrova con contratti di gas ed elettricità falsi. Ovvero contratti con gestori che nemmeno si conoscono o cambi di tariffe che non sono mai stati richiesti. E ce n’è per tutti i gusti: c’è chi scopre di essere passato dal mercato tutelato al mercato libero. Oppure scopre un giorno che sulla bolletta è cambiato il nome della società fornitrice. Addirittura chi scopre di pagare lo stesso servizio più volte.

Un caso analogo è successo ad Acate, dove la titolare di un esercizio commerciale si è vista recapitare un contratto per la fornitura di luce con una società elettrica, senza che avesse mai stipulato o firmato nulla.
Subito la donna, capendo di essere stata raggirata, si è rivolta ai Carabinieri che hanno immediatamente iniziato un’attività d’indagine per fare chiarezza sulla vicenda.

Gli accertamenti hanno consentito di appurare che era stato redatto un falso contratto per la fornitura di energia elettrica, intestato al negozio della donna, ovviamente con firme false, come la perizia calligrafica ha dimostrato. L’indagine ha permesso poi di individuare i responsabili della truffa, due procacciatori d’affari: si tratta di un pregiudicato vittoriese, R. F., 45enne, e B.G., 22enne originario dalla provincia di Salerno, incensurato. I due, deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, dovranno rispondere di truffa e falsità in scrittura privata in concorso.

L’invito, rivolto a tutti i cittadini, è quello di adottare dei semplici accorgimenti:

  • non fornire mai i propri dati personali o quelli relativi alle proprie utenze, se non per motivi conosciuti;
  • non dare vecchi contratti o i propri documenti a persone sconosciute, con particolare attenzione anche alle foto scattate con telefoni cellulari;
  • non far entrare in casa estranei, e, se dovesse accadere, non lasciare mai sola la persona in questione, né mostrare dove si tengono soldi o gli oggetti di valore;
  • non prestare mai il cellulare ad estranei, né fornire il proprio numero se non per motivi conosciuti.

In ogni caso, è sempre possibile chiedere aiuto al 112 o alle altre Forze dell’ordine, e denunciare eventuali truffe o situazioni anomale.