A Ragusa si discute sullo studio sul rischio d’erosione costiera a Punta di Mola

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La Giunta Municipale di Ragusa ha approvato, come atto d’indirizzo, una delibera con cui si è deciso di predisporre uno studio specialistico per mitigare il rischio dell’erosione costiera nell’area di Punta di Mola, per attivare successive azioni di contrasto al costante arretramento del tratto di spiaggia presente nella zona.
Con il provvedimento approvato si dà inoltre mandato al Dirigente del Settore IV- Pianificazione urbanistica – di provvedere alla redazione di tale documento, propedeutico agli eventuali interventi successivi da attivare.

Questo il comunicato del Comune di Ragusa:

“È necessario contrastare”, afferma l’Assessore, Salvatore Corallo: “il fenomeno di erosione costiera costantemente registrato nell’arenile di Punta di Mola. Per farlo, d’altra parte, è indispensabile un’analisi dettagliata dal punto di vista tecnico, che ci consenta di effettuare gli interventi più efficaci ed adeguati a salvaguardia del sistema ambientale ivi presente”.
Compiacimento per il provvedimento adottato dalla Giunta Muncipale viene espresso dal Presidente del Consiglio Comunale, Giovanni Iacono che ritiene fondamentale porre le basi di una progettualità che abbia una visione d’insieme, non contingente e stabile. “Va bene”, dichiara infatti Iacono: “l’atto di indirizzo della Giunta perché è un atto amministrativo-gestionale che va nella direzione auspicata di evitare costosi e limitati interventi. La delibera recepisce, dal mio punto di vista, quanto discusso insieme con i cittadini di quell’area perché persegue un’azione risolutrice che è bene ribadire non è di facile ed immediata soluzione e necessita di fondi notevoli e di diversi attori istituzionali ma per attivare le sinergie ed ottenere risorse, ci vogliono appunto i progetti e gli studi seri”.

Sul provvedimento ha rilasciato la seguente dichiarazione anche il consigliere di Idee per Ragusa, Giorgio Mirabella:

Ha dell’incredibile, alla luce dell’atteggiamento avuto nella penultima seduta d’aula, la decisione assunta dall’amministrazione comunale di Ragusa di predisporre uno studio specialistico sulla inesistente spiaggia di Santa Barbara, per mitigare il rischio dell’erosione costiera. Nella disposizione di giunta si dà anche mandato al dirigente di settore di provvedere, leggo testualmente, alla redazione di tale documento, propedeutico agli eventuali interventi successivi da attivare.

Tantissime le domande che intendo porre e le riflessioni consequenziali che mi vengono.
Innanzitutto voglio ricordare che la maggioranza consiliare, dunque Movimento Cinque Stelle e Partecipiamo, hanno bocciato l’ordine del giorno sostenuto dal sottoscritto insieme a tutta la minoranza consiliare e con il sostegno del consigliere di maggioranza Gianna Sigona, in quanto, a loro dire, doveva essere necessariamente modificato.
A distanza di qualche giorno assistiamo a questa decisione quasi fosse un modo per “lavarsi la coscienza” dalla scellerata scelta compiuta e ancora una volta prendere in giro i tantissimi residenti della popolosa zona marinara che con 1400 firme avevano dato vita e sostenuto l’ordine del giorno in questione.

Se tale progetto premeva alla giunta, così come era stato garantito negli incontri preliminari avuti con una delegazione di residenti, perché tale studio specialistico non è stato compiuto a suo tempo, piuttosto che a ridosso dell’inizio della stagione estiva? Perché tale provvedimento non è stato presentato in aula in sede di dibattimento dell’ordine del giorno, integrando lo stesso documento presentato dal sottoscritto e sostenuto dalle minoranze? Se è vero – come sostiene il presidente del consiglio Giovanni Iacono – che l’atto della giunta va incontro alle esigenze palesate dai cittadini, quali sono i tempi di intervento?

Perché si parla di studi seri e di reperimento di fondi soltanto dopo che l’ordine del giorno in questione è stato sonoramente bocciato in aula? Tanti interrogativi a quanto pare che non hanno al momento risposte oggettive e consequenziali, e lasciano esclusivamente l’amaro in bocca in chi ha ascoltato i residenti, con i quali ha strutturato l’ordine del giorno in questione, e ha operato nella raccolta di firme sin dallo scorso settembre. Ciò che invece appare, è il tentativo, peraltro maldestro ed ingiustificato, di correre ai ripari per non dover dire espressamente ai tanti cittadini che l’ordine del giorno in questione è stato bocciato soltanto ed esclusivamente perché presentato dalle minoranze. Se ciò che si voleva era accampare una sorta di primogenitura sull’intervento da compiere, sarebbe bastato fare un passaggio preliminare per far giungere in aula un ordine del giorno emendato, ma che almeno avesse avuto una possibilità di immediata realizzazione, piuttosto che predisporre, oggi, uno studio di fattibilità, senza indicare alcuna tempistica e nessun possibilità che la spiaggia di Santa Barbara torni ad essere fruibile nel volgere di poco tempo.

Ancora una volta assistiamo a una programmazione stentata e ad un ingeneroso atteggiamento nei confronti delle minoranze. Peccato, però, che ad andarci di mezzo, questa volta, sono solo e soltanto le legittime rivendicazioni dei cittadini”.