Nella provincia iblea si vive bene e si gode di buona salute, dice l’Asp. Qui tutti i numeri

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Sono stati presentati i dati della diciannovesima Relazione Sanitaria dell’Asp di Ragusa a cura del Dipartimento Medico di Prevenzione.

Il direttore generale, dr. Maurizio Aricò, nel commentare il documento ha sottolineato: “Questo documento contiene informazioni scientifiche, dati epidemiologici e indicazioni utili che fotografano lo stato di una popolazione com’è e come sarà, dove si riflettono quelli che sono i problemi dell’odierna società. Nella provincia di Ragusa si vive una buona qualità della vita grazie ad un ambiente sano, alimenti sicuri, non solo riferito al consumo casalingo, ma anche la ristorazione nelle scuole, negli ospedali, nei posti di lavoro, negli esercizi pubblici. Un contesto sociale abbastanza sereno”.

Il dr. Francesco Blangiardi, Capo Dipartimento Medico di Prevenzione, ha detto: “Grazie a questo documento siamo in grado di programmare i servizi sanitari da erogare ai cittadini. Durante l’anno 2014 non vi sono state particolari situazioni di pericolo per la salute pubblica sia dal punto di vista ambientale, l’alimentazione”, facendo riferimento al tema di Expo 2015 – infatti lo sviluppo dei tumori si riconduce, sempre più spesso, allo stile di vita”.
Dati significativi sono emersi dal potenziamento di tre screening oncologici: colon retto, utero e seno con la campagna di comunicazione che ha visto protagonisti in qualità due testimonial, l’attore modicano Andrea Tidona e l’attrice di Giarratana Loredana Cannata: “200 persone, con lo screening del colon retto, sono state salvate” ha attenzionato il dr. Gafà.

Questi i numeri più importanti della relazione:

– Nel 2014 la Provincia di Ragusa presenta una popolazione media di 319.572 abitanti di cui 157.497 maschi e 162.0275 femmine. Continua anche quest’anno il trend negativo di decremento della popolazione con 1.022 abitanti in meno rispetto all’anno precedente nonostante l’aumento di 10.470 abitanti in più rispetto al 1998.

– I nati durante l’anno sono stati 2.820 con una prevalenza di femmine (1.392) rispetto ai maschi (1.392) con un tasso grezzo di natalità di 8.82 riferito alla popolazione della Provincia che risulta superiore al tasso di natalità per 1000 abitanti della popolazione italiana ed in diminuzione rispetto all’anno scorso ( 8.82 contro 9.11). Negli ospedali della provincia sono nati 3.527 bambini, un numero superiore ai bambini nati da genitori residenti, il che presuppone una fascia di utenza degli ospedali della provincia che proviene sempre più dalle province confinanti.

3.032 sono stati i decessi, i cui 1.539 maschi e 1.493 femmine. Il tasso grezzo di mortalità è di 9,49 per mille abitanti, al di sotto del tasso di mortalità per 1000 abitanti relativo all’intera popolazione italiana che è di 9.76 . La differenza tra il tasso di natalità e quello di mortalità comporta un saldo negativo di – 0.66. Il saldo attivo in provincia è mantenuto da quattro comuni su dodici: Vittoria, Acate, Pozzallo e Ispica.
Le malattie dell’apparato cardiovascolare, in accordo al dato nazionale, rappresentano per entrambi i sessi la principale causa di morte.
La seconda causa di morte è invece rappresentata dai tumori con un tasso di mortalità per 10.000 abitanti di 26.67 per i maschi e di 17.77 per le femmine. Anche in questo caso, in accordo al dato nazionale, il tasso maschile prevale su quello femminile mentre entrambi si mantengono ben al di sotto dei valori riferiti alla popolazione nazionale.

– La vita media della popolazione provinciale è di 76.99 anni per i maschi e 80.77 anni per le femmine. Come nel resto d’Italia le donne vivono almeno 5 anni in più rispetto agli uomini. Con un trend in aumento nell’ultimo decennio.
Gli ultracentenari al 31 dicembre del 2014 erano nella Provincia 50; 10 maschi e 40 femmine e tale valore aumentato rispetto al 2013 ( 46 ).

– La mortalità infantile (entro i primi 12 mesi di vita) si attesta sul valore di 3.55 su 1000 nati, in leggero aumento rispetto al 2013 (3.08).
La mortalità neonatale (cioè entro i primi 28 giorni di vita) è di 3.19 x 1000 nati. Quest’ultimo valore un po’ alto, è dovuto in massima parte a malformazioni congenite.

– Analizzando i dati di mortalità per causa nel decennio dal 1998 al 2014 si evince che
la mortalità per malattie dell’apparato cardiovascolare è diminuita per gli uomini dal 42.39 x 10.000 abitanti al 37.91 x 10.000; la mortalità per tumore dell’utero è diminuita dal 1,30 x 10.000 (98) a 1,11 x 10.000 (2014); la mortalità è aumentata per i tumori della mammella da 3.38 x 10.000 (98) a 3.64 (2014). Sono in leggero decremento i suicid rispetto al 1998: 17 nel 2014 (14 uomini e 3 donne), contro i 24 ma in aumento rispetto al 2013 (15). Rimane costante il numero di omicidi nel 2014: 3 (due uomini e 1 donna). Uguale allo scorso anno il numero di deceduti per incidenti stradali: 19 (15 uomini e 4 donne). In diminuzione la mortalità per incidenti domestici, 35 in totale (18 uomini e 17 donne), rispetto all’anno precedente
(55 morti).

– In confronto con le altre 8 province siciliane (dati del 2013), quella di Ragusa è al 3° posto per il saldo della popolazione, dopo Catania (+0.40), Palermo (-0.14). In confronto con le altre province italiane (dati del 2013) prese in considerazione (Cremona, Ferrara, Viterbo, Benevento e Catanzaro), quella di Ragusa è al primo posto anche in considerazione che tutte hanno un saldo della popolazione negativo.

– Sono disponibili 1.844 posti letto in case di riposo con un tasso di occupazione del 76.63%