Alta tensione 2, si chiude il cerchio. Arrestati i due romeni sfuggiti al blitz di giugno

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Furti di rame, telefoni muti a Fortugno

Si chiude il cerchio, a quasi due mesi dall’operazione “Alta tensione 2” messa a segno dalla Squadra Mobile di Ragusa e dal Commissariato di polizia di Comiso che avevano catturato, in quell’occasione, 8 rumeni e un comisano accusati di far parte di un’organizzazione criminale dedita ai furti di rame. Alla cattura erano sfuggiti altri due rumeni, di 20 e 26 anni, capi e promotori dell’associazione, che avevano fatto ritorno in Romania.

La Polizia di Stato aveva, pertanto, subito chiesto alla Procura della Repubblica di Ragusa di estendere il mandato di cattura in ambito internazionale e creato un canale diretto con la Polizia rumena che, in poco più di un mese, hanno scovato i due latitanti, catturandoli e conducendoli in carcere in Romania, in attesa della loro estradizione in Italia dove verranno giudicati per il reato di associazione a delinquere finalizzata ai furti di rame.

A subire i danni maggiori, per diversi milioni di euro, sono stati gli impianti dell’Enel e la Polizia di Stato ha lavorato per ben 8 mesi, con una attenta attività di indagine volta ad acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico dell’organizzazione criminale sgominata.

I soggetti, tutti di etnia rumena con la partecipazione di qualche italiano ricettatore, pianificavano attentamente i furti, effettuando precisi sopralluoghi nelle zone in cui agire e cambiando spesso i luoghi di ritrovo, per confondere le forze dell’ordine.

Durante le indagini, che si sono avvalse di attività tecniche e tradizionali appostamenti, sono stati riscontrati, accertati e verificati ben 15 furti di cavi rame ENEL (per un totale di 5000 chili di rame rinvenuto e sequestrato), tutti commessi tra luglio a novembre 2014; oltre a numerosi altri reati tra cui ricettazione, furti di autovetture, mezzi agricoli e migliaia di litri di gasolio, furti in abitazione.

Con gli arresti sono stati, pertanto, sventati diversi colpi già in programma ai danni di diverse agricole e zootecniche e di abitazioni private che la Polizia di Stato ha protetto, nel corso delle indagini, per scongiurare il pericolo.