Ispica, arriva la tassa di soggiorno. Si pagherà fino a cinque euro

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Insediato da meno di due mesi, il Consiglio comunale di Ispica si rivela particolarmente produttivo e già al rientro dalla pausa estiva si sono svolte due sedute, entrambe molto proficue. Nel corso dell’ultima seduta, giovedì sera – presenti tutti i consiglieri di maggioranza, la metà di quelli dell’opposizione – tutti i punti all’ordine del giorno sono stati esitati nel giro di appena 45 minuti.

Il Consiglio comunale, in particolare, ha approvato la tassa di soggiorno, che finora non era stata applicata in città: la delibera è stata approvata all’unanimità e prevede l’istituzione dell’imposta a partire dal 1 ottobre 2015. L’imposta avrà un sistema variabile di applicazione, da 1,50 a 5 euro per le strutture più lussuose. Non è ancora possibile calcolare quale tipo di introito questo porterà al Comune, la previsione verrà formalizzata in sede di bilancio di previsione, ma una previsione completa si potrà fare solo per il prossimo anno, mentre questi ultimi tre mesi di rodaggio. Purtroppo i dati che riguardano i flussi in città non sono chiarissimi e consentono previsioni solo molto prudenziali: le ultime statistiche formulate dagli uffici della ex provincia regionale di Ragusa parlano di circa 75 mila visitatori, mentre quelle calcolate dai villaggi turistici (dato che ce ne sono diversi nella zona di Santa Maria del Focallo) arrivano addirittura al doppio. Sarà dunque probabilmente realistico calcolare un introito di circa 100 mila euro l’anno e soprattutto verificare che la tassa venga effettivamente versata.

Certo, non si tratta di risorse decisive per un ente in dissesto. Questo mese, peraltro, sarà prima per la Giunta e poi per il Consiglio comunale, proprio quello in cui si dovrà affrontare la questione del bilancio di previsione.

Sempre giovedì sera, intanto, il Consiglio ha respinto la mozione di indirizzo proposta dal consigliere comunale di Area Popolare Giuseppe Quarrella per l’applicazione della legge 13/2015 sulle “Norme per favorire il recupero del patrimonio edilizio di base dei centri storici”. La maggioranza ha ritenuto di non accogliere la proposta a seguito dell’annuncio del sindaco Pierenzo Muraglie che la Giunta è già al lavoro per questo: bisognerà nei prossimi mesi provvedere a individuare rapidamente gli immobili che possono essere oggetto di questi interventi e quindi far passare la proposta proprio dal Consiglio comunale.

Nel frattempo, nella conferenza dei capigruppo dell’8 settembre, il presidente Giuseppe Roccuzzo ha formalizzato l’autorizzazione permanente, a titolo gratuito, alla diretta streaming dei lavori d’aula da parte di una radio locale.

(Fonte: La Sicilia)