Ibla Buskers: ecco il manifesto dell’edizione 2015

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Diffuso stamani sui social il nuovo manifesto della ventunesima edizione del festival “Ibla Buskers” in programma dall’8 all’11 ottobre prossimi a Ragusa Ibla. L’illustrazione curata anche quest’anno da Giovanna Alberini, con l’elaborazione grafica di Nicola Rucci, racconta e racchiude in immagini la filosofia dell’edizione 2015 del festival che pone l’attenzione sui vecchi quartieri abbandonati.

Aree periferiche del quartiere barocco che saranno location di alcuni degli spettacoli degli artisti di strada. Il festival, come indica il manifesto, con la sua potente energia torna a dar vita a questi quartieri ormai abbandonati ma una volta centrali e ricchi di storia, dal quartiere arabo “Raffo” al ghetto ebraico “Cartellone”, all’area della “Mocarda” e di “Cava Velardo”.

Un soffio di piena vitalità, con mille mongolfiere, un soffio che rinvigorisce e dà forza. Sarà questo uno degli obiettivi culturali del festival, rappresentato nel manifesto da una figura androgina che guarda dall’alto un tessuto urbano da cui pulsa ancora un cuore tutto da scoprire e di cui riappropriarsi, tra le vecchie scalinate, gli slarghi, le case antiche, gli elementi tardo-barocchi. Vecchi quartieri che, per la loro conformità, sono già teatri di pietra che aprono a nuovi scenari.

L’energia del festival rimetterà in modo questa parte antica di Ragusa Ibla che rivivrà attraverso le esibizioni degli artisti e i percorsi che si svilupperanno insieme alle altre tradizionali aree degli spettacoli di Ibla Buskers. Il manifesto, divenuto negli anni oggetto cult per tanti collezionisti, farà parte della mostra “Gli originali di Ibla Buskers” che dopo il successo dello scorso anno, con tutti i manifesti e le illustrazioni di tutte le edizioni, tornerà per essere ammirata dai visitatori e dai turisti. A breve, in conferenza stampa, saranno resi noti tutti i dettagli e il programma di questa ventunesima edizione del festival promosso dall’associazione Edrisi, con il patrocinio del Comune di Ragusa – Assessorato alla Cultura e di sponsor privati.