La bella storia di Equilibri. La libreria dove Aurelio, Andrea e Vincenzo sono una preziosa risorsa

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La “Libreria Equilibri” è solo uno dei numerosi progetti della cooperativa sociale Alberto Portogallo nata a Modica 15 anni fa dall’idea di tre ragazzi Paolo Modica , Dario Cerruto e Giovanni Cassarino con uno scopo ben preciso: quello dell‘inserimento lavorativo di ragazzi ‘svantaggiati’.

Ma in realtà la cooperativa fa molto di più per loro perché li fa sentire protagonisti della loro vita e li fa sentire come gli altri ragazzi della loro età. Anche se in realtà questi ragazzi hanno molto da insegnare ai loro coetanei. Loro infatti sanno cosa vuol dire lavorare, fanno sport e soprattutto nonostante tutto sorridono alla vita. Come dicevamo la libreria Equilibri e’ solo uno dei progetti della cooperativa come ci racconta il Presidente Paolo Modica nome noto nel mondo dello sport ibleo.

Tutto ebbe inizio con il servizio di trasporto per i disabili. La Banca Agricola fu la prima a credere nel progetto e a donare un pulmino dotato degli strumenti necessari per il trasporto delle persone diversamente abili. L’idea era quella di mettere in comunicazione tutti i disabili della città con i servizi di Modica, come piscina, palestra. La prima amministrazione che sposo’ il progetto fu quella guidata dal sindaco Carmelo Ruta e a seguire tutti gli altri sindaci si sono dimostrati sensibili. Oggi però il servizio è stato interrotto dall’attuale amministrazione e affidato con un bando ad una cooperativa di fuori.”

C’è amarezza nelle ultime parole del Presidente che comunque non vuole fare polemica ma preferisce continuare a parlare di ciò che fanno ogni giorno grazie all’aiuto dei ragazzi.

La libreria Equilibri – continua il suo racconto il Presidente – nasce 12 anni fa sempre con lo scopo di fare qualcosa per i ragazzi, e siccome non c’erano librerie in questa zona abbiamo pensato di aprirne una. Un modo per mettere in connessione la cultura vera e propria con la cultura del sociale. Ma non ci siamo fermati alla semplice libreria abbiamo ideato, insieme ai Piccoli Fratelli, anche un laboratorio, sempre all’interno della libreria, dove i ragazzi possono lavorare con le loro mani e produrre degli oggetti, come agende, segnalibri, buste, tutto rigorosamente realizzato con materiale riciclato, come ad esempio la carta da parati, che poi vengono venduti all’interno della libreria e non solo. Siamo l’unica libreria indipendente in Europa a fare tutto questo.

Ad ascoltare con attenzione il racconto del Presidente, Aurelio ed Andrea, due ragazzi down che lavorano attivamente nella libreria. Andrea ha 30 anni ed Aurelio 37  è lui quello che ci guida all’interno del laboratorio e ci spiega come realizzano i lavori. Qui imbottigliano anche il vino che ottengono con l’uva raccolta in una vigna che si trova a Marina di Modica e che è stata loro affidata. La vendita del vino è molto importante per loro perché rappresenta un modo per sovvenzionare le loro attività.

Il Presidente ci spiega che i ragazzi vengono lasciati liberi di decidere quando e dove andare. Perché oltre alla libreria possono anche andare alla fattoria sociale Don Tonino Bello, altro progetto della cooperativa. Aurelio, Andrea e Vincenzo (che era assente ma che i ragazzi hanno voluto citare perché fa parte del gruppo) però sono parte attiva della libreria ed Aurelio ci tiene a precisare che ogni mattina è sempre molto puntuale e che questo lavoro è la sua passione. Andrea è più timido, sopraffatto dall’esuberante Aurelio ma anche lui è contento di lavorare in libreria divenuta un po’ la sua seconda casa. Ma loro sono anche stati protagonisti di un corto, modelli per un calendario e alcuni cantano anche in un coro. Per non parlare dello sport che praticano a livello agonistico, dal nuoto al calcio, con ottimi risultati.

A coordinare tutto ci pensa Giuseppina Giallongo che con pazienza e dedizione riesce a gestire la libreria ed il lavoro dei ragazzi. Un progetto innovativo quello della cooperativa sociale Alberto Portogallo forse poco compreso ancora dalle nostre parti ma tenuto molto in considerazione a livello nazionale tanto da aver ricevuto anche importanti premi come il premio nazionale della solidarietà Luciano Tavazza consegnato dall’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Un modo diverso di vivere la disabilità che dimostra come non sono loro a dover imparare da noi ma noi a dover imparare e anche molto da loro!