Secondo decesso per Covid al Maggiore, è morta la donna arrivata da Pavia

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Non ce l’ha fatta la 74enne modicana che era stata ricoverata lunedì scorso al ‘Maggiore’ di Modica dopo essere rientrata da Pavia, con un volo da Milano a Roma e da Roma a Catania.

La donna, che aveva già patologie pregresse, era arrivata già in condizioni molto gravi.

Era scattata una furiosa polemica con il sindaco che aveva denunciato presunte violazioni delle norme anti Coronavirus. Ma la famiglia aveva assicurato che erano state seguite tutte le norme.

Ieri era morto anche un 71enne originario della provincia di Varese, ma che si trovava a Marina di Ragusa da qualche tempo. Pare che l’uomo, insieme a un fratello che risiedeva anche lui in provincia di Varese, si trovasse a Marina di Ragusa da un paio di mesi. È probabile, quindi, che in questo periodo abbiano ricevuto qualche visita da amici del Nord prima delle ordinanze di ‘isolamento’. Così si spiegherebbe il contagio, anche se – ovviamente – le valutazioni saranno fatte dall’Asp per ricostruire con certezza la ‘catena’ dei contagi.

Le condoglianze del sindaco di Modica, Ignazio Abbate:

“La morte della signora settantaquattrenne proveniente da Pavia e ricoverata al Maggiore di Modica in terapia intensiva a causa delle conseguenze del coronavirus ci addolora, come Sindaco, come amministrazione e come comunità modicana.”

Questo è quanto afferma il sindaco, Ignazio Abbate alla notizia del decesso avvenuto stamani della signora ricoverata nel nosocomio modicano, da alcuni giorni, e nota alle cronache nazionali per la vicenda legata al suo viaggio dalla Lombardia a Modica.
“Le sue condizioni al momento del ricovero, continua il sindaco, sono apparse subito gravi e malgrado gli sforzi e l’impegno encomiabile dei sanitari non è stato possibile salvargli la vita.

Alla famiglia della defunta anche a nome della giunta vadano le nostre sentite condoglianze.

Un augurio sincero facciamo, in questa occasione, a quanti oggi soffrono e combattono, purtroppo molti tra la vita e la morte, per sconfiggere questo nemico invisibile e subdolo perché possano ristabilirsi e ritrovare migliori condizioni di salute e l’affetto dei propri cari”.

Questo il comunicato del primo cittadino, che però – solo alcuni giorni fa – aveva duramente criticato