Bara e palloncini bianchi, il saluto di Comiso al “ragazzo buono”

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Non ha dubbi padre Gino Alessi che stamattina ha celebrato i funerali di Matteo Battaglia, il giovane comisano di 20 anni che ha perso la vita lo scorso 10 ottobre: Matteo è già in Paradiso.

“Per il tipo di ragazzo che era, buono e generoso- ha detto padre Gino – Matteo è senza dubbio in Paradiso, con la sua mamma che aveva perso quando aveva solo 8 anni. Le preghiere, quindi, non servono a lui, ma a noi per trarre la forza necessaria a superare tutto questo. Con le preghiere rafforziamo la nostra fede e con la preghiera ci possiamo impegnare a ricordare Matteo e tutti i nostri cari che non ci sono più”. Don Gino Alessi ha anche ricordato come la morte di questo giovane abbia rappresentato un dolore per tutta la comunità di Comiso, tanto che oggi è stato indetto lutto cittadino, e per la chiesa iblea tanto che il Vescovo, seppur oggi non era presente ai funerali, nella giornata di ieri ha fatto sentire la sua vicinanza alla famiglia e alla Comunità parrocchiale.

Per i funerali di Matteo i sacerdoti, è stato spiegato, hanno celebrato il sacramento Pasquale. Per questo avevano i paramenti bianchi e non viola. Oltre a padre Gino c’erano anche don Francesco Vicino e don Fabio Stracquadanio.

Inoltre, sia le campane di San Giuseppe che quelle della Basilica Maria Santissima Annunziata hanno suonato a festa e non a lutto. Dalla  sua abitazione, infatti, Matteo è stato accompagnato in auto fino alla chiesa di San Giuseppe. Da qui gli amici, che indossavano magliette bianche, lo hanno poi accompagnato a spalla fino alla Basilica.

Presenti alle esequie anche il sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari, l’assessore e vicesindaco Giuseppe Alfano e numerosi consiglieri comunali. Nel corso della Santa Messa una sua collega ha letto una lettera con la quale ha voluto ricordare la bontà di Matteo e ha aggiunto “la tua sedia sarà sempre vuota, non vi siederà nessun altro perché per noi tu sei sempre lì”.

Una familiare ha poi voluto ricordare come Matteo sia stato costretto, dalla vita, a crescere troppo in fretta: “a soli 8 anni hai perso la mamma, poi hai dovuto affrontare la malattia di tuo padre, ora superata. Avevi ed hai tante persone che ti amavano anche se, come dicevi tu, ‘la mamma è sempre la mamma’. E allora forse nella mente di Dio era giunto il momento del vostro ricongiungimento”.

Una pioggia scrosciante ha accompagnato l’uscita del giovane dalla chiesa, ma nessuno dei suoi amici, conoscenti e familiari ha voluto rinunciare a salutarlo un’ultima volta. Tutti, inoltre, hanno ricordato la generosità di Matteo, culminata anche nella scelta, rispettata dai familiari, di donare gli organi per regalare la vita e la speranza ad altre persone.

(qui i nostri articoli precedenti: https://www.ragusah24.it/2023/10/09/cade-da-un-sottotetto-in-via-amato-grave-giovane-comisano/

https://www.ragusah24.it/2023/10/10/e-morto-il-giovane-comisano-caduto-domenica-da-un-sottotetto/

https://www.ragusah24.it/2023/10/19/si-svolgeranno-sabato-21-i-funerali-di-matteo-battaglia/ )