La Regione rivuole 12 centesimi da un dipendente. E spende 12 euro per dirglielo

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Riporta l’agenzia Ansa una notizia che ha del paradossale.

Nella Sicilia degli sprechi, delle casse vuote, degli scandali e delle inchieste sull’uso dei fondi Ue, capita che dirigenti solerti sanzionino un dipendente della Regione per 12 centesimi.
È la storia di Emanuele Covais, 49 anni, in servizio al Dipartimento Pesca dell’assessorato all’Agricoltura: l’amministrazione gli ha notificato un procedimento disciplinare per “dichiarazione mendace”. La sua colpa? Avere incassato 12 centesimi, non dovuti, per assegni familiari.

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“Nella dichiarazione dei redditi del 2013 avrei dovuto indicare 47,38 euro” spiega Covais al Tgcom24. “Invece nella richiesta di assegno familiare ho arrotondato, scrivendo 47,50 euro. Quando ho ricevuto la prima lettera, a maggio, di avvio del procedimento nei miei confronti mi sono quasi messo a ridere, non gli ho dato peso. E sinceramente pensavo che quei 12 centesimi me li avrebbero detratti dalle successive buste paga, o mi avrebbero comunicato come doverli restituire”.

Ma non è andata così. “Dopo circa 20 giorni è arrivata la comunicazione del provvedimento disciplinare, con la notifica dell’avvio da parte della Regione delle procedure per il recupero delle somme”.

In tutto la cifra “sottratta” da Covais è di 1,08 euro. “Grazie alla puntigliosità di ben due dirigenti” prosegue il protagonista della vicenda “solo per le due raccomandate che mi hanno inviato la Regione ha già speso più di 12 euro: un dato che si commenta da solo“.