“Indipendenti per Ignazio”: i transfughi dell’Udc di Modica fanno gruppo

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Sono in tre e hanno fatto un nuovo gruppo.
Sono consiglieri ex Udc (quelli che avevano spesso, nei mesi scorsi manifestato un certo mal di pancia nei confronti del partito) e ora sono “Indipendenti per Ignazio Abbate”.
Sono: Lorenzo Giannone (che sarà capogruppo), Antonio Modica e l’assessore/consigliere Rita Floridia (che ha anche rassegnato le dimissioni da assessore).

Finisce quindi col divorzio, la crisi tutta interna all’Udc, partito per il quale i tre indipendenti si erano candidati ed per il quale erano stati eletti. Una crisi durata tutta l’estate e giocata a colpi di polemiche, dichiarazioni, insinuazioni. Fino all’ultimo atto da parte della segreteria Udc di non riconoscere più i tre consiglieri come espressione del partito.

Il tutto si consuma durante la seduta del Consiglio Comunale di martedì 14 ottobre.
L’assessore Rita Floridia informa il consiglio comunale della costituzione di un “Gruppo indipendente per Ignazio Abbate”. Ribadisce l’assessore che crede nell’operato dell’amministrazione per la quale continua a lavorare con impegno e che presto avrà un confronto, attesa la nuova condizione con il sindaco.
Dal canto suo, il sindaco Abbate ritiene che non ci siano più le condizioni per continuare una collaborazione con l’Udc e prende atto della nuova geografia politica che si è determinata in consiglio comunale.

I rapporti tra scudocrociato e amministrazione si erano incrinati, appunto, qualche mese fa. Il partito – che ha contribuito a portare Abbate a Palazzo San Domenico – ha cominciato a sentirsi meno importante, meno considerato e ha alzato le barricate contro un sindaco ritenuto decisionista e “spendaccione”, sordo ai consigli degli alleati e poco propenso ad agire in modo collegiale.

Da lì, un’escalation di dichiarazioni e prese di posizione, fino alla decisione, a settembre, dell’Udc di uscire dalla maggioranza abbatiana. Già allora, Floridia – unica quota “rosa” nell’Amministrazione – e Giannone avevano invece deciso autonomamente di restarci.

Cosa cambierà in seno alla maggioranza di Modica? Nei fatti, poco o nulla.
Floridia sarà quasi naturalmente riconfermata assessore e, a conti fatti, a rischiare è solo il presidente del Consiglio Roberto Garaffa, che resterà fedele alla linea del partito. E questo potrebbe causare ancora tensioni nelle prossime settimane, dato che rappresenta la seconda carica cittadina.
A lui, già nel corso del consiglio comunale è stato ripetutamente inviato un invito, soprattutto dall’assessore Floridia e dallo steso sindaco di dimettersi perchè non più espressione della coalizione che lo ha portato alla carica di presidente.
Garaffa ha replicato sostenendo che la legge ha voluto garantire il ruolo di presidente, affrancato dai mutamenti di maggioranza, di essere  super partes e non assoggettato ai voleri dell’amministrazione.

E questa è la dichiarazione dell’assessore Floridia:

Intendo, una volta per tutte, chiarire la mia posizione nei confronti dell’UDC e la mia posizione come assessore, alla luce delle pesanti dichiarazioni fatte in questi ultimi mesi proprio dall’UDC, e apprese per mezzo stampa, che sono in netto contrasto con la politica portata avanti, con sacrificio e impegno, da questa amministrazione, di cui sono fiera di essere parte.
Intendo dichiarare ufficialmente la mia indipendenza dal partito dell’UDC, che comunque ringrazio per avermi indicato come assessore della amministrazione Abbate.

La costituzione di questo nuovo gruppo consiliare, denominato “Gruppo indipendente per Ignazio Abbate” – di cui faccio parte insieme ai consiglieri Lorenzo Giannone (capogruppo) e Giorgio Antonio Modica, resosi già da tempo indipendente dall’UDC – nasce da una scelta maturata e condivisa da tutti noi.
Per le stesse motivazioni, a questo punto, ho rimesso il mio mandato assessoriale nelle mani del sindaco, in quanto il mio incarico assessoriale (quello relativo alle politiche sociali) è stato proposto dall’UDC. Un UDC che ha però dichiarato pubblicamente che non mi riconosce piu come sua espressione e che ha chiesto piu volte le mie dimissioni prima come consigliere e poi come assessore.
Io voglio ribadire la mia coerenza al progetto politico – istituzionale che è nato con il sindaco Ignazio Abbate e che lo stesso UDC aveva condiviso.
Credo nella buona politica e al bene della collettività. Sono serena nei confronti di tutti i cittadini modicani, perchè penso di avere lavorato con impegno e dedizione, come penso un buon amministratore debba fare.
Mi rincresce notare come un partito, che ha una sua tradizione politica, possa decidere in maniera unilaterale, e senza l’accordo dei propri rappresentanti amministrativi, di dissociarsi dalla politica di una amministrazione che sta lavorando per il bene della città.
Ognuno deve essere responsabile delle proprie azioni e non sarò certo io a dire agli altri cosa devono fare. Desidero però invitare il presidente del Consiglio a riflettere, perché io non sarò più espressione dell’UDC ma lui non è piu sicuramente espressione di questa maggioranza.
Voglio infatti ricordare al presidente Garaffa che è stato votato da tutti i consiglieri della maggioranza e da nessun consigliere di opposizione.