Festa di compleanno finisce in rissa. Botte da orbi tra vittoriesi, tunisini e romeni

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Rissa
Immagine di repertorio

La festa di compleanno di un rumeno, in un locale di Vittoria, ieri sera è finita nel sangue.

La Polizia del Commissariato di Vittoria e Comiso, insieme agli agenti della Stradale, ha tratto in arresto 7 persone per rissa aggravata dall’uso di armi. Si tratta di due rumeni di 45 anni, di due donne vittoriesi di 33 e 27 anni, di due tunisini di 31 e 26 anni e di un vittoriese di 32 anni. Nel corso della violenta lite sono tutti rimasti feriti e guariranno in 10 giorni, tranne uno che ha avuto 30 giorni di prognosi per un edema polmonare provocato da diversi colpi ricevuti alle costole e che hanno compresso l’apparato respiratorio.

Era quasi mezzanotte quanto quando alcune persone hanno chiamato il 113 e il 118 per chiedere aiuto in quanto almeno 20 persone, con bottiglie, spranghe e tavole di legno, uno persino con un cric, se le stavano dando di santa ragione. La scena che si è presentata ad avventori e soccorritori è stata tragica.

La prima a chiamare la Polizia è stata proprio la moglie del titolare del locale, dicendo di avere problemi con alcune persone che volevano bere, sebbene il locale fosse stato riservato per la festa privata di un giovane rumeno. E’ stato durante i festeggiamenti che è arrivato il gruppo composto da vittoriesi e tunisini che ha chiesto di entrare e, alla risposta negativa del titolare, una delle ragazze ha reagito sferrando due calci. La ragazza è stata allontanata, ma la situazione non ci ha messo molto a degenerare quando i due gruppi, quello all’esterno e quello all’interno del locale, probabilmente in preda ai fumi dell’alcol, sono entrati in contatto.

Non è stato facile, per la Polizia, riportare la situazione alla calma ed è stato necessario chiedere l’intervento di parecchi uomini. Alla fine, le ambulanze hanno trasportato i feriti in ospedale, ma persino una volta giunti al pronto soccorso hanno cercato di continuare a colpirsi.

Una volta sedati gli animi, la Polizia ha avviato le indagini e li ha portati in Commissariato. Qui, al termine degli accertamenti, si è proceduto all’arresto dei sette. Il Pubblico Ministero di turno ha disposto gli arresti domiciliari per tutti.