Il sindaco Abbate fa sul serio: a Modica 13 comuni del Val di Noto tentano l’Unione

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Il Val di Noto fa tredici. Non è il totocalcio, ma il toto post Province, rispetto al quale ognuno sembra impegnato a fare del suo meglio per inventarsi qualche soluzione.

Il sindaco Ignazio Abbate, insomma, ci riprova e dopo qualche mese dal tentativo di creare il Libero consorzio del Val di Noto, lunedì 2 ha accolto a Palazzo San Domenico, sede del Comune di Modica, tredici colleghi, rappresentanti di altrettante amministrazioni delle ex province di Ragusa e Siracusa, per dar vita all’Unione dei Comuni.

Si sono presentati il vice sindaco di Pachino, Andrea Rabito; l’assessore allo Sviluppo economico del comune di Noto Nino Sammito; il sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna; il vice sindaco di Ispica Cesare Pellegrino, il sindaco di Palazzo Acreide Carlo Scibetta che rappresentava anche i Comuni dell’Unione già costituita tra Buscemi, Canicattini Bagni, Ferla, Cassaro e Sortino; l’assessore alle Attività produttive del Comune di Portopalo Marco Di Grande. E ha dato la sua adesione al progetto, malgrado assente, il sindaco di Avola, Giovanni Cannata.
Di Scicli e Rosolini, naturalmente, nulla si potrà sapere finché non tornerà ad amministrarle un sindaco.

Abbate ha rimarcato la necessità dell’unione dei Comuni: “con una domanda” ha detto “che parte dal basso per fronteggiare la questione dei servizi da rendere alla collettività dato che sia la Regione sia lo Stato hanno nei fatti abbandonato gli enti locali che sono costretti a fare fra di loro sistema con una sfida che tutti insieme devono affrontare. Si pensi alla questione dell’Imu agricola che va ostacolata in tutti i modi, all’Expo Milano 2015 e alla necessità di allargare, facendo riferimento alla contiguità e alle peculiarità territoriali, il numero degli enti da inglobare in questo progetto”.
I rappresentanti dei Comuni di Pozzallo e Ispica, pur convinti da tutto questo, hanno ribadito ancora una volta “la necessità di allargare le attenzioni anche a tutto il versante della ex provincia di Ragusa“.

La platea dovrebbe essere dunque allargata per la prossima riunione che è già fissata per venerdì 20 marzo alle 10 nella sede del palmento Rudinì a Pachino.
Tra i presenti c’era anche il senatore Pietro Ferrara, in rappresentanza dell’Associazione che già l’anno scorso si era costituita a favore del Libero consorzio del Sud Est, che ha ribadito “l’impellenza di scrivere un nuovo capitolo nella storia degli enti locali”.
Il segretario generale del Comune di Modica Carolina Ferro ha espresso la necessità di “raccordarsi con tutti i segretari generali dei Comuni aderenti attraverso una riunione tecnica, alla luce del fatto che attualmente il nuovo disegno di legge sui Consorzi in Sicilia vieta l’unione e le associazioni tra comuni, per cui quelli già costituiti dovranno essere sciolti entro due anni dall’entrata in vigore della legge”.

“Ma su questo punto” ha detto il sindaco di Modica Ignazio Abbate: “vogliamo intervenire all’Ars per per scongiurare questa misura normativa. La creazione di un’unione dei comuni è nella cose, in quanto ormai è necessario che i territori che registrano comuni denominatori socio economici si uniscano per fronteggiare una crisi del sistema che è evidente a tutti. Lavoreremo in questa direzione e svilupperemo, ampliando la platea dei comuni partecipanti, questa linea puntando sulle nostre forze e sulla volontà di aprire un capitolo nuovo nella storia degli enti locali”.